Chi ama la natura trova nel territorio del Lago Maggiore uno dei più grandi tesori a cielo aperto che si possano mai vedere. Lago, montagna, territori incontaminati ed una flora unica al mondo fanno del lago un punto di ritrovo di tutti coloro che sono appassionati di sport e di natura.

Per conoscere più da vicino il territorio, non c’è nulla di meglio dei percorsi in mountain bike che si dividono per difficoltà e per tipologia di strada. Dai sentieri alle strade che costeggiano il lago, ognuno potrà avere il panorama che più desidera, per immergersi totalmente in un clima di benessere per il corpo e per la mente.

Itinerari

A piedi o in bici intorno al Lago Maggiore 

Il Colosso di Arona, dedicato a San Carlo Borromeo, è situato in una posizione panoramica unica che abbraccia tutto il versante meridionale del lago, fino alla sponda lombarda, dove si erge la medievale Rocca di Angera. Il monumento, alto 35,10 metri, è la seconda statua di rame più alta del mondo, dopo quella della Libertà a New York, che raffiguri un essere umano. Costruito in maniera tale da permettere ai visitatori di entrare (in tempi normali) per fermarsi sulla sua terrazza, o di salire fino alla testa per guardare fuori attraverso le fessure degli occhi del Santo, il “San Carlone”, come lo chiamano affettuosamente gli abitanti, è una tappa obbligata per scoprire, in un colpo d’occhio, le meraviglie del Lago Maggiore.

Tra le colline su due ruote

Poco più a sud, sempre ad Arona, si trova l’ingresso al Parco dei Lagoni di Mercurago, area naturale protetta e primo insediamento palafitticolo rinvenuto in Italia. Inserito dal 2011 nella lista dei Beni Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è uno dei luoghi da non perdere se si ama passeggiare immersi nel verde, osservando il volo degli uccelli migratori attratti dalla presenza delle zone umide, e i cavalli della razza Dormello Olgiata nei ranch della zona.

Se invece è la bicicletta il mezzo preferito, da Arona si può salire verso Stresa seguendo l’Anello Stresa-Arona, oppure si può scegliere il percorso – che è anche uno degli itinerari del Giro d’Italia – che attraversa le colline del Vergante, dove si coltivano i fiori tipici del Lago Maggiore (camelie, rododendri e azalee), e porta fin su in vetta al Mottarone (1492 metri), la montagna detta “dei due laghi” perché posta esattamente tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta. Qui, se d’inverno si scia, durante la bella stagione, oltre a godere di una splendida vista panoramica fino al Monte Rosa, si possono percorrere i sentieri di trekking alla portata di tutti, famiglie comprese, e gustare la Toma del Mottarone o altri prodotti tipici nei rifugi del posto, prima di tornare a Stresa (con la funivia, in auto o in bicicletta) o di deviare verso Baveno, da dove parte la via Ferrata dei Piccassas, così chiamata in ricordo dell’antico mestiere dello scalpellino.

I giardini del Lago Maggiore

Una volta arrivati a Stresa, impensabile non visitare le Isole Borromee: la barocca Isola Bella, con il suo palazzo e i magnifici giardini all’italiana, e la romantica Isola Madre, con il suo parco in stile inglese e la residenza cinquecentesca. Così come vale la pena di ritagliarsi una “pausa caffè con i pavoni” al Parco Pallavicino, villa ottocentesca di stile neoclassico, che ospita, nei 18 ettari del suo giardino, un vera e propria riserva faunistica: 50 specie tra mammiferi e volatili, tra cui anche alcuni esemplari selvatici salvati dalla guardia forestale, accuditi da un team di esperti veterinari.  

Lo stesso benvenuto al visitatore lo danno, più su, a Verbania, i Giardini Botanici di Villa Taranto, definiti “museo di rarità” per le oltre 3 mila piante che disegnano aiuole, prati e terrazze e circondano gli specchi d’acqua. Ci si arriva, via terra, attraversando a piedi o in bicicletta, la Riserva Naturale Speciale di Fondotoce, habitat perfetto, con i suoi canneti, per la nidificazione e lo svernamento di numerose specie di uccelli migratori. Da qui, parte anche la Ciclovia del Toce: un percorso adatto a tutta la famiglia che corre, tra boschi, borghi pittoreschi e prati, lungo l’intera piana fluviale, dal Lago Maggiore, attraverso l’Ossola inferiore e l’Ossola superiore fino a Domodossola.

Itinerari panoramici

Poco sopra Verbania, oltre a visitare il Sacro Monte della Trinità di Ghiffa, uno dei sacri monti alpini inseriti nel 2003 tra i Beni Unesco Patrimonio dell’umanità, dove regalarsi passeggiate vista lago su sentieri adatti ad adulti e bambini, si può intraprendere, in mountain bike l’itinerario Slow Panorama che segue la celebre Linea Cadorna (il sistema difensivo italiano della frontiera Nord, dal 1915) e che permette di ammirare dall’alto la vista a picco sul Lago Maggiore. Tra i tanti percorsi possibili, la cima di Morissolo è un vero e proprio balcone sul lago che si raggiunge tramite un sentiero lungo il quale si visitano le gallerie fortificate della storica Linea.

Da qui, si scende di nuovo verso il lago, diretti a Cannobio o Cannero Riviera, centri turistici ricchi di strutture ricettive attrezzate dove praticare vela, windsurf ma anche nordic walking, oppure ci si inoltra nella Valle Cannobina, ad ammirare lo spettacolo naturale degli orridi creati dalle acque del torrente Cannobino: uno su tutti l’Orrido di Sant’Anna così chiamato per il piccolo Oratorio del 1638 che lo domina. Nella valle si snodano anche sentieri escursionistici come la Strada Borromea, una mulattiera già percorsa da San Carlo Borromeo nel 1574 e oggi transitabile a piedi.

Sport per tutte le stagioni

Il distretto dei laghi Prealpini, dalla primavera fino all’autunno, diventa un luogo tutto da esplorare poiché il particolare microclima che si crea in questa zona permette una vacanza sportiva e rigenerante tra fiori e piante di una bellezza inestimabile. Per chi volesse visitare le isole Borromee in mountain bike, infine, si può prendere il traghetto che da Stresa e da Verbania raggiunge le isole, in compagnia della propria inseparabile bike, per poi divertirsi per le stradine dell’Isola dei Pescatori e dell’Isola Bella, dove il turismo non ha affatto cambiato la natura semplice e straordinaria del luogo.